Dallo scorso 12 luglio sono disponibili per la ricerca a distanza circa 335 inventari della sala studio (saranno 1.500 entro la fine di agosto), sfogliabili e ricercabili parola per parola grazie allo standard hOCR.
L’Archivio centrale dello Stato semplifica e amplia l’accesso al patrimonio con la sua nuova Digital library, la piattaforma per la consultazione online della documentazione digitalizzata conservata dall’Istituto. Sono stati infatti resi disponibili per la ricerca a distanza circa 335 inventari della sala studio (1.500 entro la fine di agosto), sfogliabili e ricercabili parola per parola grazie allo standard hOCR.
Sono inoltre disponibili migliaia di documenti, fotografie e manifesti nel formato interoperabile IIIF. La Digital library consente di consultare in pochi click i 335 inventari cartacei della sala di studio dal testo integralmente interrogabile, circa 50.000 fotografie provenienti da archivi e serie fotografiche, tra cui alcuni di nuova pubblicazione, quali gli album fotografici di Italo Balbo, di Giovanni Gronchi e del Ministero dell’Interno, e più di 200 manifesti di propaganda politica.
“La Digital library inaugura l’era digitale dell’Archivio centrale, potenziando il servizio al pubblico e l’accesso alle fonti“, spiega il Direttore generale e Sovrintendente dell’Archivio centrale dello Stato, Andrea De Pasquale. “La piattaforma permette la consultazione di migliaia di inventari e documenti digitalizzati, e grazie ad un’integrazione con il nuovo sistema informativo automatizzato della sala di studio, consentirà la prenotazione del materiale archivistico direttamente da remoto, con il pc o con lo smartphone. L’intero progetto si basa su tecnologie di ultima generazione, come lo standard hOCR, che consente il riconoscimento e la ricerca di un testo digitalizzato tramite l’intelligenza artificiale“.
Attraverso la scelta di un argomento, di un fondo, di un soggetto produttore o di un periodo storico, si accede a contenuti liberamente visualizzabili, scaricabili e riutilizzabili per fini di studio e ricerca. Inoltre, mediante l’iscrizione alla piattaforma, è possibile salvare il proprio percorso di ricerca su liste personalizzate visibili solo dall’autore. La Digital library è poi collegata al sistema informativo archivistico e alla guida ai fondi, il che consente di conoscere l’intero patrimonio conservato (anche non digitalizzato), fornendo tutti gli elementi di contesto
La Digital library si arricchirà progressivamente di nuovi contenuti digitali. Entro la fine di agosto verrà ultimata la pubblicazione degli inventari della sala studio e verranno pubblicate più di 1.500.000 immagini di archivi digitalizzati come l’Allied Control Commission (ACC) e le immagini della Raccolta ufficiale delle Leggi e dei decreti dello Stato dall’1861 al 1932 (attualmente pubblicata solo sul sito del Senato). Entro la fine del 2022 verranno pubblicati online i documenti provenienti da alcuni progetti in corso, come le 10.000 sentenze dei Tribunali militari territoriali di guerra della Prima guerra mondiale e gli 85 registri degli Internati militari italiani (IMI) relativi al 1945, versati dal Ministero della Difesa. Saranno inoltre rese disponibili le digitalizzazioni di progetti pregressi, tra i quali gli Archivi dell’Istituto per la ricostruzione industriale (IRI), le carte del Ministero dell’Interno, categoria A5G – Prima guerra mondiale, i marchi e modelli dell’Ufficio italiano brevetti e marchi, la documentazione della Mostra della rivoluzione fascista, le serie fotografiche di archivi di personalità della politica, della cultura, dell’architettura e dell’arte tra cui Ugo Brusati, Osvaldo Civirani, Maria Elisabetta Chambers, Ettore Ferrari, Giuseppe Emanuele Modigliani, Riccardo Morandi, Luigi Moretti e molti altri.
La Digital library rappresenta un importante avanzamento verso la piena accessibilità della documentazione e, integrandosi con il sistema automatizzato della sala di studio e con il nuovo sito web dell’Archivio centrale dello Stato, potenzia il servizio al pubblico e garantisce una maggiore consultabilità delle fonti.
La Digital library è consultabile ai seguenti link:
https://patrimonioacs.cultura.gov.it/;
https://tecadigitaleacs.cultura.gov.it/.