Il progetto rientra nel quadro delle iniziative finanziate dal Ministero della Cultura per la rigenerazione e riqualificazione urbana della città nell’ambito del CIS, il Contratto Istituzionale di Sviluppo “Cosenza-Centro Storico”.
Dallo scorso 5 settembre lo storico Palazzo Spadafora, costruito nel XV secolo sui resti di un edificio termale di epoca romana, recuperato dal Comune di Cosenza e dal 2007 sede prima del settore Cultura e poi del Settore Educazione, è passato temporaneamente, per volere del Sindaco Franz Caruso e dell’Amministrazione comunale, nella disponibilità dell’Università della Calabria. Sarà la sede, finché non sarà pronta quella definitiva del Convitto nazionale “B. Telesio”, delle dieci start-up selezionate dalla stessa Università della Calabria per la realizzazione del progetto “Open Incubator”, inserito nel quadro delle iniziative finanziate dal Ministero della Cultura per la rigenerazione e riqualificazione urbana della città nell’ambito del CIS, il Contratto Istituzionale di Sviluppo “Cosenza-Centro Storico”. Il 5 settembre è avvenuta la consegna simbolica delle chiavi da parte del Sindaco Franz Caruso al Rettore dell’Università della Calabria Prof. Nicola Leone, che le ha a sua volta affidate al Prof. Maurizio Muzzupappa, responsabile del Progetto “Open Incubator”. Alla cerimonia di consegna ha preso parte anche il consigliere delegato del Sindaco al CIS, Francesco Alimena, che ha avuto un importante ruolo propulsivo seguendo da vicino tutta la fase delle trattative. La consegna delle chiavi di Palazzo Spadafora al Rettore è stata preceduta da una visita all’edificio nel corso della quale sia il Sindaco Caruso sia il Prof. Leone sono stati accompagnati proprio dal consigliere Alimena. Presente alla cerimonia anche il Responsabile Unico del Contratto, il Tenente Colonnello Luigi Aquino.
L’insediamento sarà sede delle dieci imprese selezionate dall’Università con un bando molto rigoroso per far sì che le loro idee progettuali siano finalizzate alla creazione e allo sviluppo di imprese nel territorio, con particolare attenzione al segmento turistico-culturale. Durante il periodo di incubazione le 10 aziende selezionate riceveranno gratuitamente, da docenti e personale universitario specializzato, sostegno per la formazione, la creazione e la gestione d’impresa, incluse assistenza amministrativa, organizzativa e legale e attività di coaching e contatti con investitori esterni. Saranno dunque accompagnate con l’auspicio di riuscire a stare in piedi da sole e a camminare con le proprie gambe, creando anche occupazione ed utili ma anche rafforzando l’attrattività del centro storico. “Oggi – ha detto il Sindaco Franz Caruso – è una giornata particolarmente importante per Cosenza e per il centro storico. Si dà, infatti – ha aggiunto – visivamente il via a quell’azione di recupero e di investimento sul centro storico che è necessaria per rilanciare non tanto e non solo questa parte importantissima della città, ma tutta la città, perché io credo che partendo dal centro storico si possa sviluppare un’azione di rigenerazione di tutta Cosenza. Questo – ha sottolineato ancora Franz Caruso – è il terzo cantiere del CIS che parte. In tutto sono 22 cantieri, tra Agenda Urbana, che dovrà terminare a dicembre di quest’anno e il CIS che terminerà a dicembre 2025. Avremo, insomma, un centro storico che oggi è interessato da un supercantiere e che, però, a dicembre 2025, restituirà un’immagine di questa parte di città completamente diversa. Abbiamo lavorato in sordina, ma lo abbiamo fatto alacremente e adesso ci apprestiamo a raccogliere i frutti di questo impegno e di questo lavoro”. Quindi il primo cittadino ha ringraziato il Rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone, per la disponibilità che ha offerto all’Amministrazione a lavorare in questa direzione. “Oggi abbiamo firmato un primo atto importante per suggellare un rapporto che si è ormai consolidato da quando io sono stato eletto alla guida della città e il Prof. Leone è diventato Rettore, ma che si concretizza in un messaggio particolarmente importante per la città e soprattutto per la comunità del centro storico. Oggi l’Università si insedia nel centro storico e si avverte per la prima volta fisicamente la sua presenza che ha un significato importante perché dà la certezza del fatto che l’Amministrazione comunale, insieme all’Università, vuole investire nel centro storico e rilanciarlo, non solo e non tanto con la realizzazione di opere, ma con la presenza di persone che lo animeranno e che vogliono proprio qui far partire quelle imprese e quelle start-up che potranno rappresentare un volàno di sviluppo economico ed occupazionale e naturalmente di recupero sociale. Qui risiedono il cuore e la storia della nostra città – ha concluso Franz Caruso – e se il nostro centro storico si recupererà anche dal punto di vista degli investimenti e delle attività commerciali e con la formazione delle giovani leve dell’imprenditoria, crediamo di poter dire che che si darà un impulso importante affinché Cosenza possa ritornare ad essere non solo l’Atene della Calabria ma, come qualcuno ricordava, la Londra della Calabria perché Cosenza, nel 1400, ha avuto anche questa funzione, in quanto motore di sviluppo, di economia e di investimenti. E noi speriamo che possa ritornare ad esserlo”.
fonte: Comune di Cosenza